Ricapitolando, perché ci interessa il foglio di calcolo e qual è la sua funzione principale? Il foglio di calcolo ci interessa perché ci permette di creare modelli gerarchici e dinamici in cui collegare i dati.

Qual è la differenza con il database e quale salto è stato fatto?

Il modello è una maniera di organizzare e modellare le informazioni, definendo la forma che queste prendono. Il concetto di "modello" si sviluppa nel XVIII e XIX secolo, collegato allo studio delle tipologie. Un esempio di modello oggettivo è quello illuminista, che pone domande e bisogni oggettivi, dando risposte altrettanto oggettive. Questo concetto si sviluppa quando la città comincia a essere composta secondo necessità oggettive, come palazzi governativi, ministeri, caserme, ecc.

Negli anni '60, emerge il Modello a Blocchi, collegando spazi più o meno pesanti tra loro in forme quadrate. Allo stesso tempo, emerge il Modello Prestazionale, introdotto da Christopher Alexander, che suddivide e relazionali le necessità e le funzioni oggettive in una struttura.

Un terzo modello è il Modello Strutturalista, che trae ispirazione dalla ricerca di Claude Levi-Strauss e definisce la realtà come formata da una struttura fissa e da sottostrutture mobili. Questo concetto si riflette nell'architettura attraverso l'idea di "Open Building" di Nicolaas John Habraken.

Giungendo al Modello Diagrammatico, questo è intimamente legato all'arrivo del PC e dei concetti di database e foglio di calcolo. Si tratta di uno schema generatore di modelli, più che una prefigurazione di un modello finale. Un esempio di questo approccio è rappresentato da UNStudio e Ben Van Berckel, che utilizzano diagrammi digitali, interattivi e dinamici per gestire e rappresentare i dati nella progettazione architettonica.

Infine, il rapporto tra strumento (i diagrammi) e architettura realizzata si manifesta nel concetto di "reificazione", ovvero la trasformazione in realtà di una concezione scientifica. Gli strumenti moderni, come i diagrammi interattivi, gestiscono la complessità dell'architettura contemporanea, offrendo una potenziale variabilità infinita.